Anche, e soprattutto, nella Basilica Maria Ausiliatrice non mancano le celebrazioni eucaristiche ad agosto. Alle 21 il santuario vede ancora, nonostante il periodo delle vacanze, una buona partecipazione.
L'assemblea è trattata con particolare riguardo: schermi giganti campeggiano ovunque e trasformano l'antico, e sempre nuovo, rito in un prodigio tecnologico! Con tanto di zoomate e spostamenti della macchina da presa, non sempre riusciti... Questo tocco mediatico non è da noi particolarmente apprezzato... ricorda - sia pure alla lontana - l'utilizzo dei fiori finti o delle candele elettriche, cioè offuscano la verità dei segni; ci sarebbe però un'utilità in questi strumenti che permettono di far vedere quanto avviene sul presbiterio, sempre se ciò fosse fondamentale: l'importante non è vedere o farsi vedere, ma celebrare, rendere presente! Gli attori di queste azioni liturgiche sono consapevoli di tali supporti che aumentano visibilmente la loro fierezza e purtroppo, conseguentemente, il distacco con il resto dell'assemblea, tuttavia senza grossolane esagerazioni.
Note dolenti sono quelle emesse, talora, da chi dirige il canto assembleare. Davvero molto buono, e - a mio giudizio - raffinato, è l'accompagnamento organistico dei canti. Il ritornello del salmo viene giustamente cantato (meglio sarebbe anche cantillarne i versi); ci sia concesso - invece - un solo appunto: l'Amen della grande dossologia va cantato... è la risposta più importante di tutte nell'eucaristia! se si cantano tutte le altre parti rituali non ha senso recitare quell'Amen, soprattutto quando l'assemblea risponde discretamente.
Qualche questuante potrebbe essere un po' più discreto evitando di guardare basito chi non vuol dare un'offerta ed è libero di farlo.
Voto: 6+
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