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12/11/13

Massimo Nosetti è morto. Torino perde il suo organista più autorevole

MASSIMO NOSETTI è deceduto, pochi minuti fa, a Torino.

Massimo Nosetti (Alessandria, 1960Torino, 12 novembre 2013) è stato un organista e direttore d'orchestra italiano. È stato fino alla morte l'organista titolare della Cattedrale di San Giovanni Battista di Torino.
Nato ad Alessandria nel 1960, ha studiato organo, composizione, polifonia vocale, musica corale e direzione di coro presso i Conservatori di Torino e Milano. Per l'organo, dopo il diploma conseguito sotto la guida di E. Girardi e G. Donati, si è perfezionato in Svizzera e Francia con i Maestri Pierre Pidoux e Jean Langlais.
È stato docente di Organo e Composizione organistica al Conservatorio di Cuneo. Già direttore del Coro della Cattedrale di Torino dal 1980 al 1995 parallelamente egli è stato anche, dal 1981, organista titolare del santuario di Santa Rita nella stessa città. Un'intensa attività concertistica in quasi tutti i Paesi europei così come pure in America del Nord e del Sud, Asia e Oceania lo ha portato spesso a esibirsi nei più importanti Festivals organistici internazionali.
Sul versante della didattica ha condotto numerose masterclass sulla letteratura organistica romantica e post-romantica in svariate sedi universitarie, particolarmente in Giappone, Corea e USA. All'attività di esecutore viene affiancata quella di direttore di coro (con il Gruppo Vocale “Cantus Firmus” da lui fondato), d'orchestra e quella di compositore con la pubblicazione di numerosi lavori, principalmente organistici e corali. Sue sono le musiche per i filmati di presentazione delle ostensioni della S. Sindone a Torino nel 1998 e 2000 eseguite dall'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI.
È stato membro della Commissione Diocesana di Musica Sacra, si è occupato delle problematiche progettuali, costruttive e di restauro legate all'organo. È stato Direttore del Segretariato Organisti dell'Associazione Italiana Santa Cecilia della quale è stato anche Vice Presidente dal 1999 al 2004.
Nell'estate del 2005 ha accompagnato come organista la Scuola Corale della Cattedrale di Lugano in Gran Bretagna per una tournée musicale nelle più prestigiose cattedrali inglesi, sotto la direzione di Robert Michaels.
E deceduto improvvisamente il 12 Novembre 2013 alle ore 22:00 circa a causa di un tumore al Pancreas.

Discografia

Numerose sono le collaborazioni e le registrazioni per vari enti radiofonici italiani e stranieri. La produzione discografica comprende la realizzazione di 19 CD dedicati a differenti aspetti della letteratura d'organo, dal Rinascimento fino ai nostri giorni, per le etichette RUSTY RECORDS, CARRARA, BNL e SYRIUS. Nel 2004 è stato nominato dall'Arcivescovo di Torino organista titolare della Cattedrale.
(fonte WIKIPEDIA)

IL NOSTRO RICORDO


Lo vidi, per la prima volta, e lo conobbi quando veniva ad accompagnarci alle prove del Musica Laus, diretti da Padre Luigi Mulatero, mentre eseguivamo il suo "Hodie Christus natus est". Avevo quasi 15 anni, e lui 20 circa... 

Una volta mi capitò, anche, di dover presentare un concerto in cui Nosetti suonava e in cui io dovevo pronunciare nomi in molte lingue fra le quali l'olandese, e lui, con molta semplicità e grazia, mi spiegò nel dettaglio tutte le pronunce, dedicandomi parecchia attenzione e tempo, nonostante il concerto da lì a poco sarebbe iniziato. La sua competenza, la sua eleganza e la sua gentilezza si trovano raramente nel nostro arrogante piccolo mondo.

Dario Coppola

La Stampa dedica un articolo alla Festa della Filosofia

SE IL FILOSOFO E' RINO GAETANO

Benvenuti alla festa della filosofia dove la speculazione non teme l'urto del concreto e del pragmatico, si lascia inquietare, riflette su cose che appartengono al mondo e alla vita. Benvenuti nel luogo dove, per una volta almeno, accanto a Kant e Hegel e Nietzsche, vengono allineati, come esempio di pensatori, i Beatles e i Pink Floyd, Harry Potter e lo Stanley Kubrick di Arancia Meccanica. E persino quel folletto un po' strampalato di Rino Gaetano. L'appuntamento è per oggi alle 14.30 al Liceo Giusti di piazza Vittorio 13 che, per la disponibilità del preside Davide Onida, si trasforma in "multisala della conoscenza" prestando dieci aule a dieci dibattiti organizzati in occasione della Festa della Filosofia 2008. A guidare l'evento, un comitato che fa capo al prof. Fulvio Salza, docente di Estetica all'Università di Torino, composto da ricercatori, studiosi e docenti inpegnati nel favorire un dialogo tra le discipline filosofiche e altri campi del sapere: arte, religione, psicologia, pensiero orientale, ma anche cinema, rock, pop culture e pop music.

ALLA FESTA DELLA FILOSOFIA CON KANT C'E' RINO GAETANO

Perché, come sostiene Salza, "la filosofia non è quella materia algida e astratta che molti pensano" e la contaminazione con altri linguaggi non ne sminuisce né il senso né la forza. Lui, per esempio, ha scelto di parlare, oggi, da filosofo, del "buon uso dei fantasmi" analizzando quattro famosi racconti: atmosfere gotiche che si stemperano nell'approfondimento portando il lettore-ascoltatore a considerare gli "spiriti" non tanto come paradigmatiche entità persecutorie, ma come elementi positivi, esempi d'un nesso di relazione e di comunità tra vivi e morti.Chi si ricorda della musica satanica che, nell'allarme di alcuni, era portatrice di subliminali messaggi luciferini?Dario Coppola, docente di storia delle religioni nei licei, va controcorrente e parla alla Festa - con l'appoggio d'una band che suonerà dal vivo - di "rock e spiritualità" proponendo una rilettura del legame Uomo-Dio nei testi di alcuni artisti pop e rock dagli Anni Sessanta a oggi. Ecco, allora, i Pink Floyd che inseriscono nelle strofe d'un loro pezzo la rielaborazione del celeberrimo Salmo XXII: "Il Signore è il mio pastore, nulla mi mancherà... con lucenti coltelli mi solleva l'anima". "E a loro - spiega Coppola - fanno eco i Beatles con testi che sono una foresta di simboli: 'Let it be', per esempio - oltre alla notissima 'My sweet Lord' -, in cui si riprende lo stesso salmo biblico aggiungendo un riferimento a Madre Maria che 'viene da me con parole di saggezza e nell'ora dell'oscurità mi sta davanti'".Religiosità, un filo rosso che unisce anche molte canzoni italiane: da De André, a Battiato sino a Rino Gaetano che scandisce "se c'è Dio ci sono anch'io"."Ci sono più cose tra terra e cielo che nella tua filosofia" dice Amleto all'amico Orazio. E' una frase che vuol indicare quanto sia arduo il tentativo d'imprigionare la realtà in una gabbia di concetti, ma che, spesso, diventa lasciapassare per un fiume di confuso misticismo. Anche su quest'aspetto della spiritualità si muove l'indagine del professore di filosofia Luca Debarbieri che, con Clara Speranza e Stefania Todde, terrà, al Giusti, una conferenza-dibattito dedicata a "Visioni d'Oriente": "Oggi la gente ha bisogno d'una via di fuga e la cerca spesso nella contemplazione di quell''Altro' che interpella e sfida il pensiero occidentale". E la banalizzazione, il rifugio in quella sorta di supermarket del mistico dove si affollano maldigerite pratiche religioso-ascetico-contemplative giunte da lontano? "L'erba altrui è sempre più verde. Un esempio è rappresentato dal Libro dei Ching: contiene profondi testi taoisti filtrati attraverso un'interpretazione buddista. Oggi, dai più, viene consultato alla stregua d'un oroscopo".
Renato Rizzo
Questo articolo è tratto da
LA STAMPA del 25/05/2008 (Cronaca di TORINO)

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