Translate

Translate

17/06/12

La nuova Santa Teresa

Oggi, per la prima volta, a Santa Teresa d'Avila le Messe sono celebrate nella parte restaurata della splendida chiesa barocca: un vero gioiello. Alle ore 11, la tradizionale Messa con processione per San Cataldo, anche alla presenza delle istituzioni civili (Comune, Provincia, Regione); anima la liturgia, come organista-cantore, Dario Coppola. Inoltre, segnaliamo la Messa delle ore 21: da qualche mese  quest'ultima celebrazione ha avuto un incremento notevole di partecipanti: è animata in modo sobrio e raffinato dai canti di Padre Agostino e Dario Coppola e dalle musiche del bravo organista Stefano Marino; l'assemblea è partecipe e viva, le letture sono ben proclamate da dignitosi lettori che si alternano, i segni e i simboli liturgici sono veri e danno un tocco d'alta classe alla liturgia; la partecipazione è notevole, grazie a un'assemblea educata, attiva e variabile, composta in prevalenza da adulti e giovani. Un bel modo per concludere la domenica in pieno centro a due passi dal salotto cittadino,  in un'atmosfera spirituale alternativa a quella, talora più pesante, delle comunità parrocchiali.
M. A.

10/04/12

Triduo Pasquale DOC a Santa Teresa di Torino

Quest'anno, fra le varie celebrazioni degne di nota, desideriamo segnalare il Triduo Pasquale celebrato nella chiesa di Padri Carmelitani Scalzi di Santa Teresa d'Avila.
Una sapiente commistione di antifone gregoriane dal sapore medievale e di canti liturgici più moderni, curati nei testi e senza pleonasmi ritualistici, che ha ravvivato un'assemblea amante delle cose ricercate ma essenziali accuratamente distillate e poi gustate per un'offerta sopraffina dal nobile senso dell'accoglienza in un'ospitale cornice collocabile fra il '600  e il '700. Tutto è stato servito da Padre Giustino Zoppi, Superiore e dagli altri frati, con la collaborazione liturgica e musicale  - ma soprattutto vocale  - del cantore-organista Dario Coppola, grazie alle sue particolari doti canore; fra i due si è stabilito un binomio rivelatosi, alla fine, una buona formula nella progettazione e nella realizzazione: sono risuonati, grazie a loro, dopo tanti anni di silenzio, melodie come Ecce lignum, Popule meus, Christus factus est pro nobis, Exsultet, Victimae Paschali; e non si è trattato affatto di archeologia liturgica, poiché l'assemblea ha sempre partecipato con adatti e adeguati ritornelli in lingua italiana, con melodie conosciute e orecchiabili, con gesti semplici ed espressivi, con segni veri e vivi, come le  lunghe e filiformi candele di cera, i germogli e i primaverili fiori che ornavano l'altare sotto gli stucchi dorati fra i marmi policromi e i bei dipinti di questa, austera quanto bella, chiesa barocca. Al termine della Veglia Pasquale i frati hanno ospitato all'interno del Convento l'assemblea offrendo anche un po' di spumante e di colomba (anche questi ottimi).
S. M.

25/01/12

LE NOSTRE PAGELLE: LA DIVINA PROVVIDENZA di Torino


L'animazione musicale della liturgia nella Parrocchia della Divina Provvidenza a Torino è condotta con slancio e competenza. Non è facile raggiungere risultati egregi come quelli che si possono notare ascoltando una vera partecipazione corale dell'assemblea: il coro deve guidare il canto di un'assemblea intera; la vera abilità di esso sta, proprio, nel saper coinvolgere tutti i presenti. Noi riteniamo che questa operazione sia riuscita nella Parrocchia della Provvidenza di Torino, grazie all'opera pastorale del Parroco, don Sergio Baravalle, il quale sa scegliere felicemente i suoi collaboratori, come - ad esempio - il bravo direttore del coro: deve essere energico e capace di suscitare una partecipazione collettiva naturale. La scelta dei canti, la relativa esecuzione dei medesimi contribuiscono notevolmente alla bellezza della celebrazione tanto da riscaldare con particolare tepore questo importante e polare tempio torinese dal marmoreo complesso architettonico e dagli intonaci color senape, non scevro di moderne agiografie musive. Sarà un luogo comune, ma lo esprimiamo senza esitazione: conviene sempre affidarsi alla Divina Provvidenza!

Voto: 7/8

05/01/12

Messa delle 21 a S. Teresa

Al varo una nuova celebrazione eucaristica festiva alle ore 21 a Santa Teresa d'Avila a Torino

Dopo la sospensione della Messa delle 21 alla Gran Madre,  i torinesi possono così ritrovare la possibilità di celebrare insieme l'Eucaristia festiva, che si preannuncia animata e accogliente, in una delle storiche chiese della nostra città. L'appuntamento è per venerdì 6 gennaio 2011 e sarà rinnovato in ogni festività e domenica.

La Stampa dedica un articolo alla Festa della Filosofia

SE IL FILOSOFO E' RINO GAETANO

Benvenuti alla festa della filosofia dove la speculazione non teme l'urto del concreto e del pragmatico, si lascia inquietare, riflette su cose che appartengono al mondo e alla vita. Benvenuti nel luogo dove, per una volta almeno, accanto a Kant e Hegel e Nietzsche, vengono allineati, come esempio di pensatori, i Beatles e i Pink Floyd, Harry Potter e lo Stanley Kubrick di Arancia Meccanica. E persino quel folletto un po' strampalato di Rino Gaetano. L'appuntamento è per oggi alle 14.30 al Liceo Giusti di piazza Vittorio 13 che, per la disponibilità del preside Davide Onida, si trasforma in "multisala della conoscenza" prestando dieci aule a dieci dibattiti organizzati in occasione della Festa della Filosofia 2008. A guidare l'evento, un comitato che fa capo al prof. Fulvio Salza, docente di Estetica all'Università di Torino, composto da ricercatori, studiosi e docenti inpegnati nel favorire un dialogo tra le discipline filosofiche e altri campi del sapere: arte, religione, psicologia, pensiero orientale, ma anche cinema, rock, pop culture e pop music.

ALLA FESTA DELLA FILOSOFIA CON KANT C'E' RINO GAETANO

Perché, come sostiene Salza, "la filosofia non è quella materia algida e astratta che molti pensano" e la contaminazione con altri linguaggi non ne sminuisce né il senso né la forza. Lui, per esempio, ha scelto di parlare, oggi, da filosofo, del "buon uso dei fantasmi" analizzando quattro famosi racconti: atmosfere gotiche che si stemperano nell'approfondimento portando il lettore-ascoltatore a considerare gli "spiriti" non tanto come paradigmatiche entità persecutorie, ma come elementi positivi, esempi d'un nesso di relazione e di comunità tra vivi e morti.Chi si ricorda della musica satanica che, nell'allarme di alcuni, era portatrice di subliminali messaggi luciferini?Dario Coppola, docente di storia delle religioni nei licei, va controcorrente e parla alla Festa - con l'appoggio d'una band che suonerà dal vivo - di "rock e spiritualità" proponendo una rilettura del legame Uomo-Dio nei testi di alcuni artisti pop e rock dagli Anni Sessanta a oggi. Ecco, allora, i Pink Floyd che inseriscono nelle strofe d'un loro pezzo la rielaborazione del celeberrimo Salmo XXII: "Il Signore è il mio pastore, nulla mi mancherà... con lucenti coltelli mi solleva l'anima". "E a loro - spiega Coppola - fanno eco i Beatles con testi che sono una foresta di simboli: 'Let it be', per esempio - oltre alla notissima 'My sweet Lord' -, in cui si riprende lo stesso salmo biblico aggiungendo un riferimento a Madre Maria che 'viene da me con parole di saggezza e nell'ora dell'oscurità mi sta davanti'".Religiosità, un filo rosso che unisce anche molte canzoni italiane: da De André, a Battiato sino a Rino Gaetano che scandisce "se c'è Dio ci sono anch'io"."Ci sono più cose tra terra e cielo che nella tua filosofia" dice Amleto all'amico Orazio. E' una frase che vuol indicare quanto sia arduo il tentativo d'imprigionare la realtà in una gabbia di concetti, ma che, spesso, diventa lasciapassare per un fiume di confuso misticismo. Anche su quest'aspetto della spiritualità si muove l'indagine del professore di filosofia Luca Debarbieri che, con Clara Speranza e Stefania Todde, terrà, al Giusti, una conferenza-dibattito dedicata a "Visioni d'Oriente": "Oggi la gente ha bisogno d'una via di fuga e la cerca spesso nella contemplazione di quell''Altro' che interpella e sfida il pensiero occidentale". E la banalizzazione, il rifugio in quella sorta di supermarket del mistico dove si affollano maldigerite pratiche religioso-ascetico-contemplative giunte da lontano? "L'erba altrui è sempre più verde. Un esempio è rappresentato dal Libro dei Ching: contiene profondi testi taoisti filtrati attraverso un'interpretazione buddista. Oggi, dai più, viene consultato alla stregua d'un oroscopo".
Renato Rizzo
Questo articolo è tratto da
LA STAMPA del 25/05/2008 (Cronaca di TORINO)

consultare anche
http://www.rilettura.blogspot.com/
http://azionedelpopolo.blogspot.com/2008_05_01_archive.html