Stavolta lasciamo parlare un ospite illustre: Bruno Gambarotta.
LE RECENSIONI DELLA SETTIMANA - LA CHIESA Madonna delle Rose Parrocchia vivace ma soffocata dal cemento
In corso Unione Sovietica, di fronte al tetro fabbricone che i torinesi conoscono come «I poveri vecchi», si eleva a grande altezza la massiccia struttura in cemento e mattoni a vista della chiesa dedicata alla Madonna delle Rose. L'ingresso, con tre portali di eguale grandezza, e' sulla via perpendicolare, intitolata anch'essa alla Madonna delle Rose. La facciata e' del tutto spoglia e per attutire in parte la monotonia della lunga fiancata visibile lungo il corso, gli architetti hanno inserito delle lievi pieghettature che ricordano uno scatolone da imballaggio. Il culto della Beata Vergine delle Rose si rifa' ad un'apparizione del 1417 ad Albano Sant'Alessandro, cittadina nei pressi di Bergamo. Alle nostre orecchie suona come un titolo un po' lezioso, adatto per un convento di suore, invece la parrocchia e' retta dai padri domenicani, severi custodi dell'ortodossia. La parrocchia e' nata nel 1957 per una popolazione di 9.500 famiglie e attualmente e' retta dal padre Mario Mazzoleni. Si ripete qui una situazione comune a molte delle 365 parrocchie di Torino: la sproporzione fra la grandezza dell'edificio di culto e il numero di fedeli che di fatto prendono parte ai riti. Per cui la Messa festiva delle 18 si preferisce celebrarla in una sala ipogea rettangolare. Con le sue colonne esagonali e le trabeazioni in cemento armato e i tubi al neon sembrerebbe un garage non ci fossero l'altare e i banchi per i fedeli. La diffusione sonora e' difettosa; chi sosta al fondo stenta a comprendere le parole della predica. La mancanza di sensibilita' e la trascuratezza per l'aspetto estetico puo' essere anche una spia del fatto che gli officianti e i devoti sono totalmente assorbiti dal nucleo duro della pratica religiosa. Come dimostrano la densita' dottrinale delle omelie e i testi del mensile «Insieme» con riflessioni sul tema dell'immigrazione che mettono i fedeli di fronte a drastiche scelte di coerenza. Della parrocchia fanno parte un convento, una scuola materna, un oratorio e un attivissimo centro giovanile, denominato NAUM, dedicato a Pier Giorgio Frassati. Fra tanti giovani volenterosi non dovrebbe essere difficile trovare qualcuno in grado di completare il sito Internet della parrocchia.
Bruno Gambarotta
da LA STAMPA del 12 luglio 2009
Una precisazione:
NAUM era il nome di uno dei tre gruppi giovanili degli anni Ottanta a MdR, fondato da Dario Coppola, che si occupava di animazione giovanile e del canto alla liturgia. Questa etichetta non è più in uso ora, come si può vedere nel blog http://www.glialtri.blogspot.com/
Per il resto siamo sostanzialmente d'accordo con Gambarotta, non considerando qualche dettaglio storico...
E anche l'animazione liturgica lascia molto a desiderare da qualche anno.
Voto: 5/6